WENG FEN (WENG PEIJUN)

Date mostra: 4 giugno – 4 luglio 2003

Opening: 4 giugno 2003 ore 18:00-22:00

Sede esposizione: SPAZIO CONSOLO, Via dell’Aprica, 12 – Milano

Organizzazione:
MARELLA ARTE CONTEMPORANEA, Via Lepontina, 8 – Milano

CONSOLO PRODUZIONI&CONSULENZA, P.zza Sempione, 5 – Milano

Orari galleria: martedì – sabato 12:00-19:00


Si inaugura il 4 giugno la prima personale italiana di Weng Fen, uno tra i giovani talenti cinesi che stanno emergendo come protagonisti della scena artistica internazionale.
Questo evento si colloca all’interno del progetto CHINA ART NOW, ideato e realizzato da Alessandro Consolo di Consolo produzioni&consulenza e Primo Marella, direttore di Marella Arte Contemporanea, iniziato in febbraio con la collettiva di artisti cinesi dal titolo “Out of the Red” e mirante a creare un interscambio artistico - culturale stabile tra Italia e Cina.

Weng Fen si serve in quasi tutte le sue creazioni del confronto sociale, una delle forze principali e al tempo stesso limitazione della nuova arte contemporanea cinese, e si avvale di tecniche espressive quali performance, installazioni, video e fotografia.
Weng Fen utilizza la bivalenza della fotografia concettuale come documentazione e come forma d’arte a sé stante e dà vita a serie fotografiche di forte impatto tra cui Great Family Aspirations, On the Wall e Birds Eye View che diventano punto di vista e canale di discussione dell’artista stesso.

In Great Family Aspirations (2000) Weng Fen, la moglie e la figlia, a imitazione dei poster di propaganda ultra-nazionalista, in pose plastiche e vestiti come il governo ed il mercato globale indicano al fine di raggiungere una buona vita, impersonano i presunti desideri di una tipica famiglia cinese. Questa condizione utopica viene affrontata dall’autore con l’ironica consapevolezza di una non-autentica esistenza e con un messaggio finale che auspica all’affermarsi dell’individuo in una società di massa come quella cinese.

In ogni opera di On the Wall (2001-2002), invece, compare una studentessa sola seduta di spalle su un muro che osserva uno scenario sovrastato da grattacieli di città industrializzate del sud della Cina. Queste città – Guangzhou, Haikou e Shenzhen – coinvolte dal fervore dello sviluppo economico degli ultimi due decenni, sono il risultato e lo specchio di un vorticoso e spesso disordinato boom edilizio.
Come afferma Weng Fen “Il muro è una sorta di simbolo che divide tutto in parti differenti. Il muro rende difficile vedere al di là di esso; perciò dobbiamo andare oltre per comprendere e sperimentare il mondo esterno”.




Lo stesso messaggio è contenuto nelle due vedute di Birds Eye View (2002), dove le ragazze sono due e la composizione nitida ed il gusto estetico raffinato sottolineano con maggior forza il nuovo stereotipato aspetto di degrado urbano.



La ricerca artistica di Weng Fen si avvale anche di altri mezzi e di tecnologie innovative che gli consentono sempre nuove forme di sperimentazione, come nel caso dei suoi numerosi video.
Egli utilizza la videoart come espressione individuale ponendo enfasi sul suo valore estetico e si focalizza su un’analisi intellettuale del proprio lavoro.

Secondo Weng Fen “il film non è altro che una sorta di mondo inventato”; lui stesso dice di sentire ogni tanto il bisogno di partire dalla propria città, ma di trovare sempre ovunque vada somiglianze e ripetizioni. La realtà gli sembra falsa e le percezioni sensoriali ambigue, come se esistesse una vita bi- dimensionale utopica, vuota, dalla quale non ci si può liberare, ma che costituisce al tempo stesso la realtà imposta e prefabbricata alla quale non si può resistere.

Weng Fen (Weng Peijun) è nato in Cina nell’isola di Hainan nel 1961. Laureato alla Guangzhou Academy of Fine Arts, insegna attualmente presso l’Hainan University Art College, Haikou.
Lo scorso anno ha partecipato ad eventi di eco internazionale quali la Prima Triennale di Guangzhou e la Seconda Biennale di Shanghai.
Tra i suoi programmi si registrano le partecipazioni alla Biennale di Praga (26 giugno 2003), alla mostra “Alors la Chine?” (25 giugno – 13 ottobre 2003) presso il Centre Pompidou di Parigi e alla mostra “New Chinese Photography” (11 giugno – 5 settembre 2004) presso il New York International Centre of Photography.
Consolo produzioni & consulenza, Alessandro Consolo – cell. 349/ 2373698 – tel. 02/ 680845 – fax 02/ 68967049 email: info@consoloproduzioni.it

Marella Arte Contemporanea, Primo Marella – cell. 348/ 3812665 – tel. 02/ 69311460 – fax 02/ 60730280
email: info@marellart.com

Ufficio stampa: Ilaria Rossi - tel. 328/8339388 - chinapress@hotmail.com